Oltre le città spugna. Quando la città incontra l’acqua
Martedì 11 febbraio 2025 ore 16,00/19,00 Sala Ragazzini – Largo Firenze – Ravenna
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Introducono Eleonora Proni (Consigliera Regione Emilia-Romagna) e Federica Del Conte (Assessora Comune di Ravenna con deleghe a urbanistica, edilizia privata, rigenerazione urbana, lavori pubblici).
Rosa Grasso – Architetta e ricercatrice freelance italiana, specializzata nella progettazione in relazione alle sfide contemporanee come lo spopolamento territoriale e l’adattamento dei paesaggi urbani e naturali ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione all’acqua e all’innalzamento del livello del mare.
“L’innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi rappresentano sfide cruciali per le città contemporanee, in particolare per le aree costiere e fluviali. La lezione “Oltre la città spugna: dove la città attacca l’acqua” esplora strategie innovative di adattamento urbano, superando il semplice approccio delle città spugna per abbracciare soluzioni ibride che uniscono infrastrutture naturali e tecnologiche.”
Gianmaria Sannino – Responsabile della Divisione “Modelli, Osservazioni e Scenari per il Cambiamento Climatico e la Qualità dell’Aria”, dal 2015 al 2022 è stato responsabile del Laboratorio di Modellistica Climatica e Impatti dell’ENEA. La sua attività di ricerca è principalmente rivolta allo studio della variabilità climatica del bacino mediterraneo e la valutazione del potenziale energetico delle correnti marine e del moto ondoso lungo le coste italiane.
“Il Mediterraneo è un hotspot climatico, con un riscaldamento superiore alla media globale (+1,5°C rispetto ai livelli preindustriali). Questo fenomeno comporta una riduzione delle precipitazioni annuali, soprattutto estive, e un aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi. Tra le principali conseguenze ci sono ondate di calore terrestri e marine, incendi boschivi più frequenti e intensi, e un impatto negativo su biodiversità, agricoltura e salute umana. Un’altra minaccia cruciale è l’innalzamento del livello del mare, che potrebbe aumentare fino a 77 cm entro il 2100, mettendo a rischio le comunità costiere dove vivono circa 500 milioni di persone.”