Sul sito della Federazione degli Ordini degli Architetti P.P.C. dell’Emilia Romagna è disponibile una sezione dedicata alle Parcelle, all’interno della quale sono disponibili i seguenti materiali:
– Guida alla compilazione delle parcelle per incarichi privati
– Contratto/lettera d’incarico e relativi allegati:
– allegato A – Prestazioni richieste al professionista
– allegato B – Programma di calcolo della parcella
– allegato C – Informativa privacy
– allegato D – Consensi informati
– Raccolta di sentenze relative alla materia parcellare
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Si comunica che il modello di calcolo, come la restante documentazione pubblicata nella Sezione Parcelle del sito della Federazione, è in fase di revisione ed adeguamento in conformità al D.L. 24 gennaio 2012 n. 1 – Liberalizzazioni.
Alla luce dei recenti decreti che hanno abrogato le tariffe professionali e introdotto nuovi parametri per la liquidazione dei compensi, si ritiene opportuno fare chiarezza sulla materia, in accordo con le direttive emanate dal CNAPPC.
L’art. 9 comma 4 del D.L. 1/2012, così come modificato dalla L. 27/2012, recita:
“Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito, nelle forme previste dall’ordinamento, al momento del conferimento dell’incarico professionale. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla conclusione dell’incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale. In ogni caso la misura del compenso è previamente resa nota al cliente con un preventivo di massima, deve essere adeguata all’importanza dell’opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi”.
Si sottolinea che la scomposizione della parcella in base alle singole prestazioni è importante allo scopo di evitare o limitare i rischi di contenzioso in caso di interruzione di incarico.
Nel contratto, per il calcolo del compenso il professionista può liberamente fare ricorso al sistema che ritiene più opportuno, compresi i criteri dell’abrogata L. 143/1949, che riteniamo tuttora i più adeguati per quanto riguarda gli incarichi privati.
Potrà altresì adottare i criteri introdotti dal D.M. 140/2012 (Decreto Parametri) o altri criteri ancora.
Per quanto riguarda gli incarichi afferenti lavori pubblici, si precisa che il calcolo della parcella dovrà basarsi sulla normativa contenuta nel D.M. 143/2013 del 31/10/2013 .
Si avvisano gli iscritti che il Nuovo Codice Deontologico, in vigore dal 01/01/2014, sancisce che l’architetto deve formalizzare per iscritto il contratto di incarico. Pertanto, alla domanda di opinamento della parcella dovrà essere allegata copia del contratto di incarico, o documento equivalente, sottoscritto per approvazione dal cliente.
In assenza di tale documento la domanda di opinamento dovrà essere rigettata.
Si richiama la comunicazione dell’Ordine del 31/08/2022, che recita:
“In ordine agli opinamenti degli onorari professionali, vista l’obbligatorietà stabilita dalla vigente legislazione del Disciplinare di incarico professionale controfirmato dalle parti, il Consiglio dell’Ordine ha determinato in data 21/12/2021, che a partire dal 01/06/2022, non potranno più essere eseguiti opinamenti di onorari professionali privi del Disciplinare di incarico o documento equivalente che attesti gli accordi professionali ed economici tra le parti“.
In allegato:
D.M. 143/2013
D.M. 104/2012
si segnala che le parti del decreto che riguardano la professione di architetto sono: Capo 1 (artt. 1-7), Capo V (artt. 33-39), Capo VII (artt. 41-42), Relazione illustrativa (Professioni dell’area tecnica pagg. 31-36), Tabella di esemplificazione determinazione del compenso, Tavole Z-1 e Z-2.
Foglio di calcolo che permette di calcolare la percentuale riferita all’importo lavori.